Don Chisciotte e i Negazione, Sancio Panza e i Kina, Ronzinante e gli Skiantos, Dulcinea e i Franti e quanti altri..
Cosa succede se mettiamo assieme il capolavoro primo di Cervantes e la prima stagione punk e hardcore punk italiana?
Quali mondi convergono, divergono e interferiscono tra l’utopista per definizione e la stagione allo stesso tempo più anarchica e più picaresca della musica italiana?
Non ne abbiamo la più pallida idea. Però abbiamo provato ugualmente a rispondere al quesito.
Il risultato è Don Chisciotte (o i Classici Punk).
Speriamo (non) vi piaccia.
"Che tutto cambi, perché nulla cambi" é il motto, gattopardesco, che meglio sembra adattarsi alla Cagliari- alla Caller, come dicevano i catalani- del 1492, città che Sergio Atzeni racconta nel suo primo romanzo, Apologo del giudice bandito. 1492, data storicamente esplicita e riconosciuta come avvio della modernità, dell'età moderna, e che nella verità del romanzo assume senso paradossale: in quello stesso anno mentre Colombo, cercando il levante, trova il ponente- e quello che sarà poi il Nuovo Mondo, in quella Cagliari ispanizzata gli inquisitori processano le cavallette, colpevoli di infestare l'isola.
SPETTACOLI
Quattro persone, un container, un destino comune.
Un paese e un luogo come un altro, nella geografia della speranza e del dolore del nostro tempo. Un confine e il suo superamento, confine fisico ed esistenziale. Il confine tra ciò che è umano e ciò che non lo è più. Quattro vite al crocevia dell’umanità, in viaggio dentro un camion
Il sogno di Ida
Esistono opere teatrali come Filumena Marturano di Eduardo De Filippo che, da allegorie dell’Italia del dopoguerra, diventano patrimonio universale, simboli sempiterni di vita, di maternità, di amore. Ida Pillittu, icona artistica del teatro in lingua sarda sin dagli anni Sessanta, come altre brave attrici, di quel testo si è perdutamente innamorata, col desiderio di interpretarlo con le proprie caratteristiche artistiche, linguistiche, culturali...
Àura è un luogo immaginario, aperto, senza mura. Un’unica finestra sospesa che separa fuori e dentro.
Uno spazio essenziale dove potersi sentire a casa.
È un banchetto di poesia dove tutti sono invitati ad assaggiare, a saziarsi.
Un viaggio in musica e canzoni sopra il grande Leviatano
Pochi libri come il Moby Dick hanno contribuito a costruire il mito di una nazione – quella americana – e, più ancora, a forgiare un carattere culturale e un canone letterario – quello occidentale. Eppure stiamo parlando di un libro che fu un clamoroso insuccesso, quando venne pubblicato, e che tutt’oggi, data la sua oggettiva complessità e lunghezza, viene più citato che letto
Lo spettacolo "Voci" nasce con l’intento di creare un’occasione di riflessione e di coinvolgimento sul tema del femminicidio
Due uomini seduti a un tavolo, in un non meglio precisato nascondiglio. In attesa. Un futuro tanto prossimo quanto indefinito, in una Sardegna che ...
Vita ingenua, morte ingiusta e piccoli miracoli di Escargot, nipote stralunato di Vincenzo Van Gogh.
Un sognatore incallito alle prese con il mondo e con i propri fantasmi. La sua parte più viva è il suo problema più grande.
Nell'attesa che una guerra mondiale finisca, una coppia si trova a fare i conti con il peggiore dei propri incubi, costretta a fare ricorso a tutta la propria disperazione per sopravvivere e proteggere il bene più prezioso: il proprio amore.
TEATRO RAGAZZI
Spettacolo dai colori allegri e scanzonati, Rendez-vous comique racconta l'incontro tra due clown. I due appaiono talvolta goffi e impacciati, talvolta romantici e poetici...
Spettacolo di teatro circo in cui si alternano, come in un cabaret, numeri di magia, gag clownesche e personaggi circensi surreali
Un incontro comico che avviene senza alcuno scambio di battute, dove lo sviluppo narrativo è completamente affidato alle azioni, al linguaggio del corpo, all'utilizzo degli oggetti scenici (tutti materiali di recupero), al suono ed alla mimica.
Uno spettacolo per tutti, adulti e bambini.
In una discarica dove vecchie lavatrici, vasi e pentole logorati dal tempo non hanno più alcun senso, un folletto, armato solamente dalla voglia di credere nei propri sogni e dalla fantasia, trascorre le sue giornate ad inventare giochi e riciclare oggetti
TEATRO DI STRADA
Che ci fanno Leonardo da Vinci, Frida Khalo, Ray Charles, Van Gogh e Gramsci insieme ad una Marchin’ Band? E cantanti, attori, artisti di strada, griot, mimi e affabulatori in mezzo alla strada?
Para-dura! Para-dura! Para-dura! Una parata di strada? Certamente. Un urlo di gioia? Senz’altro. Una bellissima tradizione pastorale sarda? Anche. Para-dura è tutto questo, e molto altro.
Lo spettacolo è un'opera di divulgazione fanta- scientifica, percorsa da pungente ironia e sorprendenti colpi di scena. Un modo per riflettere sui cambiamenti climatici e la trasformazione ambientale del nostro pianeta.
Figura urbana taciturna e poetica. Si muove poco, non disturba, occupa poco spazio, legge in continuazione e si fa voler bene. Non sappiamo da dove arrivi e dove andrà. “E' un supereroe? Un Mago? E soprattutto, dove è seduto?”