4
Drammaturgia Marco Di Stefano
regia Raimonda Mercurio, Giacomo Casti
con Stefano Farris, Giulio Landis, Andrea Pilo, Federico Saba
musiche di Francesco Medda Arrogalla
scenografia Stefano Cannas, Attilio Ambus, Pino Mameli, Antas Teatro
luci Andrea Piras
Produzione Antas Teatro
Nessuno lascia casa
a meno che la casa non ti dia la caccia
fuoco sotto i piedi
sangue caldo nella pancia
(Warsan Shire)
Quattro persone, un container, un destino comune.
Un paese e un luogo come un altro, nella geografia della speranza e del dolore del nostro tempo. Un confine e il suo superamento, confine fisico ed esistenziale. Il confine tra ciò che è umano e ciò che non lo è più. Quattro vite al crocevia dell’umanità, in viaggio dentro un camion.
Non hanno nome, non hanno identità e non hanno scelta, i quattro uomini immaginati da Marco Di Stefano e portati in scena da Stefano Farris, Giulio Landis, Federico Chicco Saba e Andrea Pilo, con le musiche originali di Francesco Medda Arrogalla e con la regia di Raimonda Mercurio e Giacomo Casti. Quattro persone, quattro tipi umani, quattro esistenze costrette dalla casualità a una condivisione necessaria e terribile dentro un container. Una claustrofobia che obbliga tutti a fare i conti con le risorse a disposizione, quelle interiori e quelle tutte concrete e indispensabili, il pane e l’acqua. In un viaggio che vuole portare lo spettatore con se, sin dalla scelta scenografica, e vuole accompagnarlo in un abisso che è il terribile quotidiano di tanti nostri simili. Un viaggio che il potere del teatro ci permette di compiere simbolicamente tutti assieme.
4 è allo stesso tempo denuncia, empatia, disorientamento, instabilità, smarrimento. È tempo che non è più tempo, nello spazio buio di un container dove manca l’aria. Vediamo i loro sogni, ascoltiamo il loro disincanto, intravvediamo il loro dolore. Ma non siamo loro. Noi siamo i fortunati. Che il teatro sia allora il balsamo e il reagente della fortuna con cui dobbiamo guardare i nostri simili. E che, dopo il guardare, segua il concreto dell’agire solidale.